Anna, che parlava con gli alberi…

Il 27 dicembre Anna Gaudiano, amica e compagna carissima, ci ha lasciate all’improvviso.

In giugno era venuta a darmi una mano – sapiente e delicata – con le potature. Voglio ricordarla così.

La scorsa estate mentre lavoravo nell’orto sentivo la sua voce.
– Anna, con chi stai parlando?
– Con gli alberi.
– E cosa gli dici di bello?
– Mi scuso perché gli sto potando dei rami; gli spiego che così cresceranno meglio, con più foglie e più castagne.

Questa era Anna: una lesbica forte come una roccia e col cuore gentile, libera e autodeterminata come una gatta randagia.
Eternamente irrequieta, era nemica giurata di questo mondo patriarcale e delle sue guerre.
Proletaria e fiera di esserlo, Anna odiava visceralmente le ingiustizie.
Compagna schietta e sincera, non amava i vezzi né i manierismi: aveva, come poche, il dono dell’immediatezza, senza calcoli né tornaconti.
Andava dritta al cuore di ogni questione, come una freccia scagliata dall’arco di un’amazzone.

Come una gatta randagia se n’è andata, in solitudine.

Che le dee ti siano sorelle e compagne in questo ultimo viaggio, Rote Anna!

Martedì 2 gennaio alle 9.30 ci troveremo al Pantheon del cimitero della Certosa, a Bologna, per il commiato.