NON PASS – Streghizzazione

China di Salvatore Carbone per La traversata delle streghe

Da oltre cinque secoli la streghizzazione è un efficace strumento di governamentalità.

Luciano Parinetto, di cui il prossimo dicembre ricorrerà il ventennale della morte, è stato uno dei più importanti studiosi della caccia alle streghe a livello internazionale.
Il suo campo di ricerca non ha riguardato soltanto la caccia alle streghe intesa come «ouverture del mondo moderno» (1). Scriveva, infatti: «La caccia alla stregoneria del diverso è ancor oggi imperante (anche perché è più che mai imperante la stregoneria del capitale, la più organizzata delle prassi e delle ideologie!); anzi, forse più proterva e pericolosa che nel passato. È per questo che interessa la stregoneria: oggi e qui!» (2).

Sull’attualità delle streghe parinettiane ho scritto un saggio una decina di anni fa, ma torno a scrivere oggi perché stiamo assistendo ad una nuova streghizzazione: quella nei confronti di chi non intende delegare le scelte sulla propria salute a quello stesso Stato che ci costringere a vivere tra devastazioni capitaliste, nocività e produzioni di morte.

I toni di certe affermazioni recenti, anche da parte di alcuni operatori sanitari, nulla hanno da invidiare ai toni del Malleus Maleficarum, inclusa la torturauna infermiera di un ospedale toscano ha infatti minacciato: Tra poco ce li troveremo in reparto e qualche sassolino dalla scarpa me lo devo togliere. Sai bucare una decina di volte la solita vena facendo finta di non prenderla? Ecco… E poi mi verrà in mente altro.

E che dire di questa cardiologa?

O di questo altro personaggio?

Non sono che alcuni esempi presi dalla fogna di insulti quotidiani, alimentati dal mainstream, che si moltiplicano sui social.

Questo è l’effetto della streghizzazione avvenuta attraverso l’invenzione di una ‘serie’ – quella dei/delle ‘no vax’ – intesa in senso sartriano; una categoria che funziona esattamente come funzionavano i cliché dell’inquisizione, cruentemente efficaci nel perseguire una «strategia della normalità (in tutti i sensi, da quello economico e politico a quello religioso e non escluso quello sessuale) contro il diverso destabilizzante e inaccalappiabile in qualsiasi serie» (1).

L’inesistente quanto ridicola categoria ‘no vax’ risponde a questo stesso bisogno riduzionista del potere verso la complessità sociale, per meglio controllarla.

Come scriveva Parinetto, «Quello della stregoneria è un compositum di complessità e ricchezza di motivi pressoché inesauribile, che, riguardando, tra le altre cose, il corpo, il desiderio e le varie forme in cui, nelle diverse culture, sono stati repressi/rimossi, resta al centro anche della domanda di oggi sull’uomo, la sua felicità, il suo destino» (1).

Una domanda che, in sostanza, riguarda l’autodeterminazione di tutti gli esseri umani.

Riferimenti bibliografici:
(1) L. Parinetto, Solilunio, Pellicani 1991
(2) L. Parinetto, La traversata delle streghe nei nomi e nei luoghi, Colibrì 1997

China di Salvatore Carbone per Solilunio