“Oggi è il giorno di mercato delle schiave sessuali”…

Guardate questo video e poi chiedetevi quale sia la differenza tra questi militanti dell’Isis e le migliaia di turisti sessuali, soprattutto italiani, che ogni settimana partono per i paesi impoveriti – dall’America Latina, all’Africa, all’Estremo Oriente – a caccia di bambine e bambini…

Secondo uno studio condotto dall’Università di Parma e coordinato da Ecpat, l’età del turista sessuale si è abbassata e non corrisponde più esclusivamente al vecchio cliché del pedofilo classico: Le persone che cercano all’estero sesso con minori hanno tra i 20 e i 40 anni, possono essere sposati o single, maschi o femmine (anche se la maggioranza sono maschi), ricchi o turisti con budget limitato. Possono avere un alto livello socio-economico o provenire da un ambiente svantaggiato.
Nella maggioranza dei casi lo fanno per provare un’emozione nuova, in modo occasionale (60%), oppure abituale (35%), i pedofili, ovvero coloro che vengono attratti esclusivamente da bambini sotto i 12 anni, sono circa il 5%. (fonte Ecpat, citata qui, ma si veda anche qui).

“Ma – dirà qualche anima bella – questi dell’Isis massacrano anche la popolazione civile!”. Eh già, invece per noi ci pensano i nostri governi con le loro armi e le loro guerre.

Hanno proprio ragione le donne del Rojava quando ci dicono che la nostra lotta la dobbiamo fare qui. Qui: tra gli ‘italiani brava gente’!