Mentre sui media mainstream del ricco Nord del mondo appaiono immagini di donne kurde combattenti che aiutano le/i profughi yazidi, il PKK continua ad essere considerato un’organizzazione terroristica.
Che operazione si cela dietro questo doppio gioco? Per offrire un paio di coordinate che aiutino a rispondere a questa domanda, lascio la parola direttamente alle compagne kurde.
Ieri
Io sono una “terrorista”. Così cominciava l’intervento che Hevi Dilara, militante kurda del PKK, fece a Roma l’8 novembre 2001, ad un mese dall’inizio della guerra in Afghanistan.