Una storia dimenticata, una storia da ricordare…

Chiamato a testimoniare sulla strage di Ballymurphy (Belfast, agosto 1971), Henry Gow – avvocato, ex militare delle forze britanniche, membro del famigerato SAS (Special Air Service) e poliziotto – ha dichiarato: « La gente di West Belfast dovrebbe essere grata che ci fosse disciplina nell’esercito britannico, altrimenti il bilancio delle vittime sarebbe potuto essere molto più alto».

Foto ‘d’epoca’ esposta al Bogside Inn (Derry)

La storia dell’Irlanda del Nord è ormai finita nel dimenticatoio. Pochi compagni e poche compagne, in Italia e altrove, ricordano il bagno di sangue perpetrato dalle forze coloniali britanniche dalla fine degli anni ’60 fino alle soglie del terzo millennio. Ma i sopravvissuti continuano a lottare per far emergere una verità che hanno conosciuto fin troppo bene sulla propria pelle: il progetto di sterminio di un intero popolo, che dopo 8 secoli di oppressione coloniale ancora non si arrende.

Dichiarazioni come quella di H. Gow riportata sopra confermano quanto sia importante quella verità, a fronte delle menzogne di Stato e delle coperture e connivenze che quelle stesse menzogne cercano ancora di occultare.

Chi volesse cominciare a recuperare il filo della memoria e capire meglio che scenari vadano delineandosi, in epoca di Brexit, nelle sei contee d’Irlanda ancora sotto il dominio britannico può ascoltare questi due interventi: 1, 2.

Avremo modo di tornare a parlarne, ma intanto GO ON HOME BRITISH SOLDIERS, GO ON HOME!

Fotografia tratta da ‘Irlanda. Un Vietnam in Europa’ (ed. Lotta Continua, s.d.)