È morto ieri, 14 giugno[*], Giuseppe Casarrubea.

Ho sempre seguito con interesse le sue ricerche, per quanto spesso non condividessi i contenuti di alcuni interventi nel suo blog.
Ma non posso non ricordarlo come uno degli studiosi più impegnati nel rendere pubblica quella parte infame della storia italiana (e siciliana!) che sta a cavallo tra fascismo e repubblica.

Quella stessa storia – al contempo locale e globale – ignorando la quale, ancora oggi, molte anime belle si stupiscono che il fascismo non sia mai stato del tutto sconfitto e stia, invece, tornando più arrogante che mai.

Invito tutte/a a leggere i suoi lavori e a dare un’occhiata al suo blog, in particolare ai documenti conservati nell’Archivio Casarrubea che, come lui stesso scriveva, “sono il frutto di un lavoro di ricerca storica che non gode di alcun appoggio pubblico”.

[*] Corrige: scopro che Casarrubea è morto il 7 giugno, e non il 14 come ho erroneamente scritto; d’altra parte io l’ho saputo oggi per caso e il silenzio mediatico sulla sua scomparsa dice molto su quanto fossero scomode le sue ricerche – e non soltanto a qualche generale dei carabinieri…