Il femminismo che fiorisce in una lotta operaia…

Ho ricevuto da Maria Teresa Messidoro la segnalazione della significativa – e postvittimista! – esperienza delle operaie della fabbrica Florenzi a Soyapango (El Salvador), con l’invito a sottoscrivere la raccolta di firme solidale a sostegno della loro lotta.

Ecco uno stralcio del suo articolo, che potete leggere per intero qui:

[…] L’occupazione della Florenzi non è soltanto la lotta di donne che combattono contro un sistema neoliberista in cui i poveri cuciono per pochi soldi ciò che i ricchi indosseranno. C’è un cambiamento sostanziale rispetto al modello di protesta operaia tipica dei movimenti sociali salvadoregni (e di tutto il mondo) del secolo scorso: questa occupazione ha assunto, con il passare dei mesi, una caratteristica di genere, diventando uno spazio femminista.

Adesso le operaie partecipano a seminari settimanali gestiti da organizzazioni femministe, come Ormusa, la Organización de Mujeres Salvadoreñas po la Paz; «come abbiamo imparato a rompere con i modelli di violenza, molte donne presenti in questa occupazione incominciano anche a capire che non sono oggetto né schiave della casa; perciò molti dei loro mariti non accettano la loro partecipazione a questa azione» afferma Nery Ramírez, una delle dirigenti riconosciute del gruppo. […]