Nuove colonie da invadere…

[…] La pandemia di coronavirus ed il confinamento hanno dimostrato ancor più chiaramente come ci hanno ridotto ad oggetti che devono essere controllati, e i nostri corpi e le nostre menti diventano una specie di nuove colonie da invadere. Gli imperi creano colonie, le colonie riuniscono i beni comuni delle comunità autoctone e li trasformano in fonti di materie prime che si estraggono a fini di lucro. Questa logica lineare ed estrattiva è incapace di percepire le relazioni intime che permettono la vita nella natura. È cieca alla diversità, ai cicli di rinnovamento, ai valori del dare e del condividere, così come al potere e al potenziale dell’auto-organizzzazione e del mutuo aiuto. È cieca al disordine che crea e alla violenza che provoca.
Il confinamento prolungato del coronavirus è stato un’esperienza di laboratorio per un futuro senza umanità.
Il 26 marzo 2020, nell’apogeo della pandemia di coronavirus e nel mezzo del confinamento, l’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (OMPI) ha concesso a Microsoft una patente. La patente WO 060606 stabilisce che “l’attività del corpo umano associata ad un compito affidato ad un utente si può utilizzare in un processo di estrazione di criptomoneta…”.
La “attività corporale” che Microsoft aspira ad”estrarre” comprende le radiazioni emesse dal corpo umano, l’attività cerebrale, la circolazione dei fluidi corporali, la circolazione sanguigna, l’attività degli organi, i movimenti corporali (come quelli oculari, facciali e muscolari), così come tutte le altre attività che si possano individuare e rappresentare tramite immagini, onde, segnali, testi, numeri o qualsiasi altra informazione o dato.
La patente è una richiesta di proprietà intellettuale sul nostro corpo e sulla nostra mente.
Nel colonialismo i colonizzatori si arrogano il diritto di prendersi le terre e le risorse dei popoli autoctoni, di eliminare la loro cultura e la loro sovranità e, in casi estremi, di sterminarli. La patente WO 060606 è una dichiarazione di Microsoft secondo la quale il nostro corpo e la nostra mente sono le sue nuove colonie. Siamo miniere di “materie prime” da estrarre, i dati estratti dal nostro corpo. Invece di esseri sovrani, spirituali, coscienti e intelligenti che prendono decisioni scegliendo con saggezza e che possiedono alcuni valori etici rispetto all’impatto che le nostre azioni hanno sul mondo naturale e sociale di cui facciamo parte e al quale siamo strettamente legati, siamo “utenti”. Un “utente” è un consumatore senza scelta nell’impero digitale.
Ma la visione di Gates non si limita a questo. Di fatto è ancora più sinistra: si tratta di colonizzare il cervello, il corpo e la mente dei nostri figli ancor prima che abbiano avuto l’opportunità di capire com’è la libertà e la sovranità, cominciando dai più vulnerabili. […] VANDANA SHIVA

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