“Non si tratta di disseppellire i morti…”

Non si tratta di disseppellire i morti ma di impedire ai vivi di farsi complici di un nuovo delitto, combattendo tempestivamente il pericolo che per tanti segni si annunzia. Così si conclude la lezione sulla marcia su Roma che lo storico Nino Valeri tenne a Milano nel febbraio del 1961.

Parole attuali nel giorno in cui Joanne Liu di MSF conferma ciò che, già anni fa, testimoniavano coloro che concretamente lottavano contro le criminali politiche di chiusura delle frontiere e i Cpt/Cie, cioè i lager della democrazia – che oggi si celano sotto la formula magica di “accoglienza diffusa”.
Per rinfrescare la memoria sui rapporti e gli intrallazzi tra Italia e Libia ecco qui i pannelli di una mostra di alcuni anni fa: 1, 2, 3, 4, 5.

Visto che la memoria scarseggia e la storia pare non insegnare nulla – e, soprattutto, visto che la mentalità fascista è sempre più diffusa e sdoganata – davanti all’ennesima provocazione pubblicitaria della solita canaglia nera credo faccia bene ricordare come nacque la marcia su Roma. Per questo vi invito a leggere, qui, il bell’intervento di Valeri, pur scusandomi per la scarsa qualità della scansione (da fotocopie…).

Prossimamente proporrò un po’ di memoria sul culto (fallico) fascista del manganello, che preannuncio con questa significativa Madonna cattofascista – la Madonna del manganello, appunto!

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